Che Cos’è la Cervicalgia
La cervicalgia è un dolore nella regione cervicale originato dalla colonna vertebrale o dalle strutture muscolo legamentose.
Una cervicalgia può avere numerose origini, poiché qualsiasi patologia della colonna cervicale può causare dolore in queste sedi. Le cause più comuni, tuttavia, sono quelle degenerative (da “usura”) delle strutture discali e articolari. Queste forme degenerative vanno differenziate da quelle dovute ad altre cause.
Alterazioni degenerative disco-articolari
Discopatia degenerativa
Con l’avanzare dell’età il disco intervertebrale va incontro a modificazioni fisiologiche, consistenti in: 1) riduzione del contenuto in acqua, 2) diminuzione, e modificazioni della struttura delle proteine che lo costituiscono. Queste modificazioni si verificano soprattutto nel nucleo polposo, che perde la struttura gelatinosa e la netta demarcazione dall’anello fibroso. L’alterazione degenerativa del disco è ben evidenziata dalla risonanza magnetica (RM), che mostra una modificazione del colore del disco, che appare più o meno nero per riduzione del contenuto in acqua, oltre che ristretto rispetto a quelli soprastanti.
La distinzione tra disco invecchiato e disco degenerato non è netta. Si può ritenere il disco degenerato come un disco che presenta alterazioni più marcate e in età più precoce rispetto alla degenerazione fisiologica. Per effetto di tali modificazioni, il disco degenerato presenta delle fessurazioni radiali e circonferenziali; spesso è ridotto in altezza, in misura anche molto marcata.
Il disco degenerato ha una elasticità ridotta e, se sottoposto ad un carico (peso) costante, si deforma maggiormente rispetto a quello sano. La degenerazione discale causa, quindi, una riduzione della stabilità del segmento di moto. Il disco degenerato, inoltre, presenta un aumento della flessibilità rotatoria, che causa un aumento delle sollecitazioni sulle articolazioni posteriori.
Artrosi delle articolazioni posteriori
Le articolazioni posteriori possono andare incontro a fenomeni artrosici per tendenza costituzionale del soggetto ad alterazioni degenerative articolari, per sovraccarico funzionale (lavori o sport “pesanti”) o per degenerazione e riduzione di altezza del disco del relativo segmento di moto. In quest’ultimo caso, cambiano i normali rapporti anatomici tra le apofisi articolari, con conseguente attrito tra le superfici articolari rivestite da cartilagine. Le alterazioni artrosiche comportano un ispessimento delle apofisi articolari. Si può associare, inoltre, un’infiammazione cronica delle strutture molli dell’articolazione (membrana sinoviale). Oltre alle alterazioni degenerative articolari possono essere presenti osteofiti (becchi ossei) dei bordi vertebrali per ossificazione delle porzioni dell’anello fibroso che su di essi si inseriscono.
Instabilità vertebrale
Una delle due vertebre di un segmento di moto (costituito da due vertebre adiacenti e dal disco intervertebrale) può presentare un’abnorme mobilità nei movimenti di flessione-estensione della colonna per alterazioni degenerative disco-articolari.
Cervicalgia: Cause e Sintomi
Le condizioni degenerative comunemente in causa sono la discopatia degenerativa (o talora una protrusione posteriore del disco, per lo più mediana) e la patologia artrosica delle articolazioni posteriori. Le due condizioni sono spesso associate allo stesso livello.
Sono interessati per lo più i livelli C5-C6 e C6-C7, e talora anche altri dischi. Spesso sono presenti osteofiti (becchi ossei) marginali anteriori del corpo vertebrale.
La cervicalgia può essere: acuta, cronica, o ricorrente. La forma acuta è più frequente nelle discopatie, in cui è dovuta probabilmente ad una fessurazione dell’anello fibroso. Quella cronica è dovuta più spesso ad artrosi. La forma acuta è caratterizzata da: dolore insorto da pochi giorni o settimane; e riduzione della mobilità attiva e passiva del collo, e talora torcicollo, per contrattura dei muscoli regionali. Nella cervicalgia cronica, oltre al dolore, predomina la riduzione della mobilità del collo, particolarmente nelle forme artrosiche a parecchi livelli.
Tra le altre cause di cervicalgia, prescindendo da patologie rare, quali tumori o infezioni, le più frequenti sono: 1) Un trauma distorsivo cervicale (“colpo di frusta”, ad esempio da tamponamento), in cui spesso il dolore si associa a cefalea e vertigini. La cervicalgia dura di solito da 1 a 4 settimane, ma non raramente persiste una dolenzia, talora anche per mesi. 2) Alterazioni posturali del collo, che causano una cervicalgia cronica. In alcuni soggetti, infatti, spesso giovani, non sono presenti alterazioni discali o articolari dimostrabili con i mezzi diagnostici oggi disponibili. In molti di questi casi, la cervicalgia può essere attribuita ad alterazioni della postura od a ridotta mobilizzazione del collo, come può avvenire in coloro che usano a lungo il computer. Come per la lombalgia, peraltro, vi può essere in questi pazienti una componente psicogena per depressione o ipocondria.
Cervicalgia: Trattamenti
Trattamento conservativo
Il trattamento delle forme acute non traumatiche si avvale di anti-infiammatori, decontratturanti e, raramente, di un collare per breve tempo. Dopo qualche giorno dall’inizio del dolore, può essere utile la fisioterapia. In presenza di una componente psicogena possono essere indicati gli antidepressivi e, talora, una psicoterapia. Nelle cervicalgie da trauma distorsivo il trattamento è simile, ma in questi casi è quasi sempre utile un collare per 1-3 settimane e non sono indicate le manipolazioni.
Nelle forme croniche è utile la ginnastica della colonna cervicale, la correzione di atteggiamenti posturali scorretti, e la fisioterapia antalgica. Anche in queste forme possono essere utili le manipolazioni.
Trattamento chirurgico
L’unico trattamento correntemente indicato è la rizotomia percutanea nella cervicalgia artrogena cronica resistente a prolungati trattamenti conservativi. In questa forma si possono ottenere risultati soddisfacenti in percentuali simili o anche superiori a quelle ottenute nella lombalgia. Un’indicazione aggiuntiva è rappresentata dalla cervicalgia post-traumatica, quando questa persiste a lungo, seppure con sintomi meno intensi che nella fase iniziale. Talora la metodica è efficace anche in pazienti con discopatie multiple.