Epiduroscopic Spinal Ligament Decompression
È una metodica mininvasiva che significa “decompressione spinale legamentosa epiduroscopica mediante radiofrequenza. Questa metodica chirurgica endoscopica messa a punto dal Prof. Dott. Attilio Di Donato prevede la resezione, mediante radiofrequenza, del legamento giallo, cioè il tetto del canale spinale. Esso è uno dei responsabili della stenosi, ed in questa patologia tende ad ispessirsi, creando ostruzione del sacco durale e delle radici nervose.
La diagnosi clinica e l’intervento
Questo semplice intervento in anestesia locale e della durata di circa 30 minuti, riesce a risolvere il problema della stenosi dall’interno del canale, controllando endoscopicamente il risultato che potrà essere direttamente apprezzato anche dal paziente durante l’intervento.
I candidati a questo intervento sono tutti i pazienti adulti che presentano i sintomi ed i segni radiologici della stenosi lombare: come altre patologie della colonna lombare, i sintomi lamentati da pazienti portatori di stenosi del canale sono rappresentati da lombalgia e da dolori radicolari irradiati agli arti. Sintomatologia caratteristica della stenosi vertebrale lombare è la pseudo-claudicatio spinalis, cioè l’aumento del dolore irradiato agli arti inferiori dopo che il soggetto ha iniziato la deambulazione e tale da costringerlo ad arrestarsi per trovare sollievo.
È però necessario confermare la diagnosi clinica mediante approfondimenti diagnostici strumentali; tra essi, oltre all’indagine radiografica standard in doppia proiezioni, di primaria importanza è la Risonanza Magnetica Nucleare, che ben mostra l’ispessimento del legamento giallo; vanno annoverati, inoltre, anche la TAC e l’Elettromiografia, quest’ultima per lo studio neurofisiologico del danno nervoso radicolare. Questa metodica chirurgica prevede l’utilizzo di dispositivi monouso sofisticatissimi e miniaturizzati, tra cui un endoscopio manovrabile ed un ablatore a Radiofrequenza ad altissima frequenza, tale da non arrecare danni ai tessuti circostanti.
L’intervento necessita di un giorno di ricovero ed il paziente viene dimesso con due giorni di convalescenza attiva, nel senso che può attendere a tutte le proprie attività quotidiane senza però determinare carichi di lavoro eccessivi sulla colonna vertebrale.